Il viaggiare è fatale ai pregiudizi, ai bigottismi e alle menti ristrette.
[Mark Twain]

2011/12/05

Io speriamo che me la cavo.

Ci sono cose che mi irritano. Ma tantissimo proprio.
Sono quelle cose che mi fanno dire tantissime parolacce (a bocca chiusa però, perchè non sta bene ad una signorina dire le parolacce), che mi fanno saltellare da esaurita e che mi fanno venire anche un pò di spira (per i più ignoranti: prurito).
Vi elenco le prime cinque che mi vengono in mente sul momento.
(Ma non è che sono proprio delle cose. Diciamo che sono...come dire...sono delle situazioni, ecco. Situazioni è proprio la parola che stavo cercando. E l'ho trovata. Bella lì.)



1)  Pelare le uova sode: mamma cara. Non ce la posso fare. Le spappolo sempre. Perchè non mi si sbucciano mai bene. Maaaaiiii. Stacco un pò di buccia e mi viene via buccia, pellicina semi-trasparente che ricopre l'albume e poi...pure l'albume. E l'uovo sodo diventa una merda. E allora 'fanculo.

2) Grattare il segnetto da dove parte lo scotch: sì, insomma, è difficile scriverlo. Intendo quando avete in mano il rotolino di scotch e dovete staccarne un pezzetto. Allora lo tastate per bene, in tutte le sue parti, finchè non trovate il segnettino di inizio. E lì, grattate e grattate e grattate...e sclerate. O almeno, io sclero sempre.
E poi finisce che la strisciolina dello scotch si biforca tipo, si apre in due...e io passo all'Attack.

3) Gettare la ciunga con le dita: la maggior parte delle volte mi si appiccica. Parte dall'appiccicarsi al polpastrello dell'indice, per poi incollarsi all'unghia e infine al cestino in cui voglio buttarla. Solo che è tutto unito dalla ciunga. Così io tiro, si forma il filamento di ciunga stile mozzarella-tra-lo-spicchio-di-pizza-e-il-resto-della-pizza e lì, si va ben oltre le parolacce. Ecco perchè prediligo lo sputo.
Sputare la ciunga e non gettarla prendendola con le dita, dovrebbe diventare un nostro diritto.
(Ah, dimenticavo. Sempre per i più ignoranti: la ciunga è il chewing gum.)

4) Liberare la sciarpa dalla cerniera della giacca, in cui si è simpaticamente impigliata: e qui, la cosa più strana è che io non riesco mai nell'impresa ma poi, incazzata come una belva, chiedo all'amica che mi sta di fianco e, incredibilmente, lei ce la fa. E, solitamente, ci riesce pure in meno di 20 secondi. Perchè?
Cioè, non che mi dispiaccia aver ridato a sciarpa e cerniera la loro indipendenza ma...perchè tu ci riesci e io no?

5) Infilarmi i collant, subito dopo aver messo la crema idratante sulle gambe: oh non c'è verso di tirarli su. Si incollano alle gambe e io tiro e tiro e tiro (facendo anche improponibili smorfie facciali) ma si bloccano proprio. E' un casino.
Che poi voi mi direte "Ma non potresti aspettare che si assorba bene la crema prima di metterti le calze?". Certo che potrei aspettare. Ma di solito, inizio a vestirmi 5 minuti prima di uscire. E solo quando mi levo i pantaloni della tuta (rigorosamente antisesso) che indosso per stare in casa, mi ricordo di non aver messo la crema sulle gambe. E la crema (ovviamente marchiata Avon) sulle gambe è in-di-spen-sa-bi-le.
Un pò come la doppia cannuccia che ti infilano i baristi nel bicchiere del cocktail...

4 commenti:

  1. Simpatico questo post!!

    Io pensa che ogni tanto nella cerniera della giacca ci infilo i capelli....opsssssssssss

    http://train-of-thoughts-magnolia.blogspot.com/

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  2. Ahahahah! Tutto vero! Piccoli esaurimenti quotidiani che condivido appieno!

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  3. se ti manca l'allegria.....ti manca l'allegria

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  4. Il terzo problema lo risolveresti tranquillamente, sputandola in un pezzo di carta prima di gettarla nel cestino.. Io di solito la sputo sempre in uno scontrino.. Ne è sempre pieno il mio portafoglio(più dei contanti).. Per il resto.. Accenderei un cero alla Madonna! :D

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