Il viaggiare è fatale ai pregiudizi, ai bigottismi e alle menti ristrette.
[Mark Twain]

2011/04/20

Paginetta pulita pulita!

Non che io non sia più una teenager, eh. Sia chiaro.
Però, nonostante dentro di me (soprav)viva ancora un'anima molto bimbaminchia, fuori sono costretta a mostrare una personalità più adulta (anche se, non sempre, mi riesce bene).
E così non mi posso più permettere di manifestare un'emozione fortissima quando compro un quaderno nuovo. Anche perchè, non uso più i quaderni. Che cosa triste.
Quello sì che era un piacere. Mi spaccava proprio il momento dell'acquisto in sè, quando entravo in cartoleria. Mi fiondavo davanti allo scaffale dei quaderni e lì avveniva la paralisi.
Cioè, mi si apriva una sorta di porta spazio temporale. Una cosa pazzesca. Miliooooni di quaderni diversi, tra i quali sceglierne soltanto uno. Uno solo il vincitore. Un'impresa mica da scherzi eh.
Prima cosa scartavo i quaderni a righe. Mai piaciuti. Restava sempre troppo spazio vuoto tra una riga e l'altra e poi, le righe mi disturbano.
Successivamente scartavo i quaderni a quadrettoni. Ma che roba è il quaderno a quadrettoni da 1cm??

Tremendo.
Alla fine, la scelta ricadeva sul classico quaderno a quadretti da 5mm. I quadretti da 4mm li ho sempre trovati troppo piccoli e considerati all'origine di numerose forme di cecità. 
Una volta scelta la tipologia di quaderno, "restava" da decidere la copertina. A-i-u-t-o. Qui il panico, proprio.
Trovavo strafighe le copertine con disegnato sopra un frutto colorato di un colore che non c'entrava nulla con il suo vero colore. Ehm..mi spiego meglio con degli esempi: copertina con la fragola gigante blu su sfondo giallo. Oppure un mega limone rosa su sfondo blu. Capito ora quali intendo? =/
Ecco, quelle mi piacevano un sacco. Però c'erano anche i quaderni della Monocromo.
Banali, vero. Ma così tremendamente di moda che non potevi non averne almeno uno nello zaino, altrimenti saresti stato decisamente TF. E poi facevano molto professional i quaderni della Monocromo, senza tanti sfronzoli.
Quindi, dopo una buona mezzora davanti allo scaffale dei quaderni...optavo per un Monocromo a quadretti da 5mm di solito azzurro. O rosso. Questi erano i due colori che andavano per la maggiore nel mio zaino (rigorosamente un Eastpak tarocco, preso in gita a Praga. Gita che tutti avrete fatto alle superiori.).
Aboliti i quaderni fatti con carta riciclata. Le pagine erano così ruvide da sembrare sporche
. Zero!!!

E poi un'altra sensazione fantastica la provavo quando iniziavo a scrivere sul quaderno nuovo di zecca.
Fantastico. Il quaderno così piatto, con le pagine liscissime, pulitissime, bianchissime. 
Ecco. Mi mancano un pò queste stronzate che mi rendevano così felice.


6 commenti:

  1. Il Monocromo azzurro lo adoravo anche io, insieme a quello verde mela. *.*
    Mi piacevano perché dopo riempivo la copertina di scritte e disegnini col pennarello indelebile...era il mio passatempo quando non volevo seguire le lezioni (spesso). :)

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  2. Anche io adoro i monocromo!!! e per mia fortuna, o sfortuna...dipende dai punti di vista!! :) ..li dovrò usare ancora per un paio d'anni!!! ma in fondo l'università è bella anche per questo no?
    penso che li rimpiangerò anche io quando saranno relegati in uno scatolone in soffitta!! :)

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  3. Tantissimi *click

    aaaaahh perche non ci sono più le ragazze megic di una volta..
    *sospiro

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  4. io più che per i quaderni avevo (ed ho) la fissa per le penne in tutti i modi possibili e immaginabili!!!!
    Ovviamente poi mi serviva un quaderno dove provarle!! ^_^

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  5. Cavolo quanto ti capisco!! e io invece andavo completamente matta per le penne.. quelle colorate in gel.. che costavano un botto e serviva mezza paghetta per comprarle... 3.000 Lire! un sacco!
    e ne avevo una ventina.. ne ero completamente malata.... aaaaaah bei tempi si... mente free...

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  6. I miei blocchi anche sono sempre incasinati, scrivo dappertutto, non c'è spazio che mi sfugga!
    Anche io maniaco delle penne, davo la colpa a loro per la mia scrittura malefica, ovviamente ne ho collezionate tante, ma la scrittura è rimasta quella...

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