Il viaggiare è fatale ai pregiudizi, ai bigottismi e alle menti ristrette.
[Mark Twain]

2014/12/29

Duemilaquattordici

Se devo tirare le somme di quest'anno, decisamente ancora non ci siamo.
I primi mesi sono stati da esaurimento nervoso, soprattutto lavorativamente parlando. Fino a marzo a Milano e poi da aprile di nuovo - e per fortuna - a Verona ma presso un nuovo cliente che, in pratica, è come cambiare lavoro.
Uno potrebbe anche dirmi che è fico cambiare lavoro perché c'è la novità. In realtà, non è proprio così fico. Sì, c'è la novità ma non è un gioco nuovo. Sono colleghi nuovi con i quali rapportarsi, un ufficio nuovo in cui ambientarsi, ritmi di lavoro diversi, mansioni tutte da imparare. E per quanto mi riguarda, psicologicamente è un pochino stressante.
Poi da giugno, è stato un po' tutto in discesa. E non intendo la discesa del tipo "tutto più facile", intendo la discesa che porta verso il baratro.
Un amore che va in frantumi, alcune amicizie che si rompono, per sempre. Perché io sono una testa di cazzo, ne sono consapevole. Ma, credetemi, anche gli altri non scherzano mica.
Poi c'è stata una piccola ripresa ad agosto, con la vacanza a Palma decisa all'ultimo minuto con un'amica, seguita da qualche gita fuori porta con altri amici.
Ma poi arriva ottobre. E con lui l'autunno, che per me è sempre devastante.
Sia fisicamente, sia psicologicamente.
Niente, in autunno è sempre così: prima vado in depressione e poi mi fiondo in letargo. Ed esco sempre meno e con sempre meno voglia. E riaffiorano i ricordi e mi fa schifo il mondo in generale.
E se in autunno nutro ancora qualche dubbio in merito allo schifo che mi circonda, l'inverno con il suo Natale pone fine a qualsiasi perplessità, mettendomi chiaro davanti alla faccia che davvero è tutto schifoso come sembra.
Io odio il Natale, odio le feste comandate, odio tutti quei sorrisi finti e tutta quella felicità ostentata davanti a una tavola imbandita. Odio sentir dire "Oggi devo assolutamente andare a prendere i regali di Natale!". No, tu non devi proprio fare niente. Se mai, lo vuoi. Ma invece è così ormai, il Natale è diventato un dovere e non un piacere.
E quindi, come tutti i doveri che si rispettino, mi fa schifo.
Ecco qui il mio duemilaquattordici in un post. Ha fatto schifo come il duemilatredici. I motivi sono stati un pelo diversi, ma ha fatto schifo uguale.
Insomma, siamo ancora molto lontani dalla felicità.


11 commenti:

  1. Ma ci si può lavorare, magari cambiando atteggiamento anche verso il Natale. Che è sì una festa comandata, ma è anche un modo per stare assieme, per avere più tempo, per fare cose che altrimenti non si fanno.
    Ti auguro un 2015 migliore, dunque! :)
    Abbraccio!

    Moz-

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  2. Mannaggia .... intanto ti auguro un 2015 migliore del 2013 e del 2014 e poi...
    che dirti..
    Il mio 2014 è stato coerente..
    di merda è iniziato e di merda è finito...
    e quando dico di merda intendo davvero di merda però..

    c'è un però...

    Io sono ancora qua ... ( coem direbbe i Zi Vasco mio adorato!) e ci provo tutti i gironi a vedere le cose in positivo.. e a forza di provarci, quasi quasi ce l'ho fatta ad essere felice lo stesso...
    dai provaci pure tu... non sia mai che 2015 ti sorprenda!!!

    p.s. Come direbbe "Freccia" , " Credo che c'è un buco grosso dentro, ma anche che il rock and roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici, bè, ogni tanto questo buco me lo riempiono. "

    Un bacio cara...e BUON 2015.. Con tutto il cuore!!

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    1. Certo, positività sempre..
      Mi piace molto il pensiero di Freccia.. ;-)
      Buon 2015 anche a te!

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  3. Ieri un mio amico diceva che anche se imposto il natale gli piace perché le persone si sforzano di essere felice, o di sembrarlo, e vedere più sorrisi fa bene, perché la gente si lamenta sempre ultimamente, o tiene il muso, e chiaramente la si può anche capire, però ecco... io sono un po' d'accordo con lui.
    Comunque sia anno nuovo vita nuova! Dajee

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  4. Spero che il 2015 possa essere migliore. tanti auguri di un migliore 2015 !!

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  5. Però ci potremmo arrivare che dici Francesca mia, buttiamo via questo lerciume di anni passati, dimentichiamo i momenti e facciamoci più spesso del solito trasportare dalla corrente..
    A volte può portarci su di una nuova sponda, che poi risulterà gradevole...Che ne dici, tentiamo, in fin dei conti , cosa abbiamo da perdere?
    Ti adoro!

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  6. Odio il Natale, ti capisco perfettamente. Ciò che adoro invece è riempire di verità i momenti "standard" che il consumismo ci impone; ergo, cerco di essere più buono con le persone che mi sono vicine.
    Il resto dell'anno? Beh il resto dell'anno cerco di fare lo stesso, ma sta vitaccia che facciamo non aiuta.
    Quindi in definitiva, capisco il tuo stato d'animo e lo condivido. Ho semplicemente trovato un modo "furbo" per evitare la depressione da festività natalizia ;)

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  7. eh però, se dici che odi le cose "comandate", e poi ti "imponi" di trovare la felicità.
    Se posso darti un consiglio, semplicemente vivi, cerca di fare ciò che ti piace.
    Punto.

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