Quanto manca a domani?

Dieci ore di neve e ti ritrovi strade completamente bloccate e interi paesi inaccessibili.
Nel 2012. Senza parole.
Nemmeno nel Medioevo erano così disorganizzati. E sì che l'arrivo di questa nevicata era stato previsto e segnalato per tempo.
D'altronde, i mirabolanti mezzi super tecnologici del Centro Epson Meteo (e simili) sanno fare bene il loro mestiere. Sono quei co###oni che dovrebbero organizzare le operazioni spargi sale anti-ghiaccio sulle strade, che il loro mestiere non lo sanno fare proprio.
Quindi, oggi, me ne starò qui rinchiusa in casa ad aspettare.
A sperare, più che aspettare. A sperare che qualcuno pulisca immediatamente queste strade e che mi lasci libera di uscire e di girare tranquillamente per la città. A sperare che d'improvviso esca il sole a sciogliere tutta questa neve e ad aumentare un po' la temperatura perché qui fa un freddo cane.
Io odio stare in casa. Soprattutto se non sono nemmeno ammalata. Almeno avessi una linea di febbre, o un accenno di mal di gola! E, invece, niente. Sana come un pesce. E mi tocca restare in casa.
Di guardare la tv non se ne parla. Sì, forse potrei guardarmi un DVD. I Goonies, magari. Ma guardare un film da sola, lo trovo un po' noioso, un po' deprimente.
Meglio darmi alla lettura: un po' di romanticismo con Nicholas Sparks (Quando ho aperto gli occhi - libro nuovo di zecca e primo romanzo di Sparks che leggo...speriamo bene) e, a seguire, un po' di sana ignoranza con le mie riviste di moda e compagnia bella.
Poi, nel pomeriggio, potrei anche dormire un paio di orette (che è il mio sogno di sempre riuscire a dormire anche al pomeriggio ma non ci riesco mai e la cosa non fa altro che innervosirmi ulteriormente).
Va beh, il tempo alla fine passa...
...e domani è già arrivato.
E brucia dentro sai, anche se ero preparato.
E cadono parole come pioggia sulla strada.
Forse verrà domani il sole che le asciuga.