Oggi sono io

Si dice "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi".
Bene. Io, oggi, ho scelto di starmene da sola. Per la prima volta, sono riuscita a schivare una Pasqua con i parenti, convincendo i miei i genitori e mentendo ai miei nonni, dicendo loro che oggi sarei andata a fare una scampagnata con amici. Tanto loro mica sanno che io odio le scampagnate. Ma, nello stesso tempo, non potevo dir loro la verità.

Così, oggi mi sono svegliata relativamente tardi, ho fatto colazione con mooolta calma, poi un po' di jogging (anche se questo vento non è stato per niente un buon compagno di corsa) e poi ho pranzato.
Ecco, il pranzo è un'altra delle cose che odio di più di queste festività. Cioè, non ho ancora capito perché nei giorni di festa si deva sempre mangiare fino a scoppiare e bere fino ad avere il mal di testa. Dove sta il bello? Non lo capisco e credo non lo capirò mai.
Perciò, oggi ho pure scampato quelle tre ore seduta a tavola a vedere gente ingozzarsi e ubriacarsi.
Forse, può sembrare un po' triste trascorrere un giorno "di festa" da soli, lo so. Ma secondo me, dovreste provare.
È un buon modo per riflettere, sfogarsi, decidere. Un sacco di decisioni le ho prese proprio mentre me ne stavo per i cavoli miei. Il cervello si attiva un sacco quando non ascolta altre voci umane, non vede visi familiari, non sente calore umano.
E poi, oggi, avevo proprio bisogno di stare da sola. Avevo bisogno di poter esprimere la mia emotività in pace, senza dovermi nascondere da qualcuno. Ché appena hai un'espressione triste o vorresti piangere un attimo, non puoi e ti devi bloccare altrimenti vieni sgamato subito. Non so se mi spiego.
Ecco, oggi è un giorno così.
Da condividere solo con me stessa.
Senza dire e udire una parola.
Solo musica e pensieri.