Non è questione di dimenticare.
Io non dimentico.
Non dimentico le notti passate a piangere ma nemmeno i giorni che mi hanno resa tanto felice.
Ma mica si può rimanere immobili ad aspettare in eterno, vivendo di ricordi.
Perciò, ad un certo punto, è necessario riprendere a camminare.
Poi, che io preferisca la corsa alla camminata con il rischio di inciampare e di sbucciarmi le ginocchia ad ogni metro, è un altro discorso.
A me sembrava romantico quel silenzio catartico, anche senza le stelle,
ascoltarsi tacere, poi sfiorarsi la pelle senza lasciarsi mai,
con le braccia conserte per scaldarsi il cuore.
Ti capisco perfettamente. Mai fermarsi troppo, e non è che non fermandosi non si dà il giusto valore al passato.
RispondiEliminaMoz-.
sagge parole!!
RispondiEliminaBen detto. Barra a sinistra e alla via così!
RispondiEliminaPer dirla alla De Gregori: "Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria".