Come la gomma da masticare che si attacca sotto la scarpa.

Non so se sia colpa dell'Epifania appena passata, del lunedì (che ha sempre colpa) o, peggio ancora, della fittissima nebbia che da ieri sera è scesa sulle strade a rendere tutto così grigio e malinconico.
Fatto sta che da oggi, per me, si conclude la bella e felice parentesi delle feste ed inizia il periodo più brutto dell'anno. Mi sono vestita pure di marrone.
Gennaio e Febbraio sono due mesi che proprio non sopporto.
Odio il Carnevale, tutta questa voglia che hanno gli altri di mascherarsi e di ritrovarsi coriandoli anche nelle mutande mi rattrista.
Odio il lunedì. Odio l'inverno e odio la nebbia. Odio il mio telefono che non squilla e non riceve sms. Odio il silenzio e odio le bugie. Odio le frasi non dette per paura di non ottenere le reazioni sperate. Odio quegli stupidi giochetti di Facebook. Odio aspettare che lo smalto si asciughi e odio aspettare che il pc impallato si riprenda. Odio la noia, soprattutto quando sono gli altri ad annoiarsi con me. Odio dover alzarmi la notte per fare pipì e odio il brufolo del venerdì, specie quando si tratta di un brufolo post-cioccolatino. Odio il passo pesante del vicino di casa che mi abita sopra quando scende le scale di legno del suo appartamento alle 5 del mattino. Odio le risate finte e le risate sguaiate, trovo entrambe volgari e terribilmente irritanti. Odio constatare che certe persone riescano a far divertire altre certe persone più di quanto riesca io. Odio non sapermi e non saper dare delle risposte. Odio i miei sbalzi d'umore. Odio quel mio attaccamento morboso a cose (e a persone) con cui, a volte, mi ritrovo ad avere a che fare. Odio il non volersi lasciare andare e odio il non volersi trattenere. Odio le cose lasciate a metà. Odio i progetti iniziati e mai finiti. Odio il potere che hanno certe parole. Odio chi predica bene e razzola male. Odio le promesse non mantenute.
E dopo tutto questo odio, odio che non siano ancora arrivate le 18:00.