Il viaggiare è fatale ai pregiudizi, ai bigottismi e alle menti ristrette.
[Mark Twain]

2012/04/12

Forever alone.

C'era una volta (una volta tipo 40 anni fa),
in un paese (non poi così) lontano, un bimbetto molto dolce e simpatico.
Si chiamava Nano.

Tutti i bambini, finita la scuola, si fiondavano sotto casa sua e lanciavano sassolini sulla sua finestra perchè volevano che lui scendesse a giocare assieme a loro.
E tutte le mamme dicevano che avrebbero desiderato tanto un figlioletto obbediente come lui.
E tutte le nonne dicevano che avrebbero voluto tanto un nipotino educato come lui.
Insomma, era il bambino perfetto. Gentile, premuroso, generoso, studioso.
Aveva  solo un paio di trascurabili difettucci: era grasso (moooolto grasso) ed era basso (moooolto basso).
In paese era conosciuto da tutti come Pallina (che, detto fra noi, era decisamente meglio del suo vero nome Nano).
Però questi piccoli e insignificanti difettucci, lo facevano sentire davvero molto a disagio.
E crescendo, il piccolo Nano, iniziò a perdere il suo carisma, la sua gioia di vivere, la sua fama da amico/figlio/nipote perfetto. E iniziò pure a isolarsi.
Usciva sempre meno di casa. Vederlo sorridere ormai era cosa rara.
E intanto il tempo passava. E Nano cresceva. E Nano si incattiviva.
Nessun ragazzo voleva più passare del tempo con lui.
Nessuna ragazza voleva farci 'qualcosa di più' con lui.
Lo stavano emarginando tutti.
Finchè, un brutto giorno di pioggia e vento e gelo,  Nano decise di andare a farsi un giretto al parco.
Lui adorava le giornate grigie e tempestose. Lo facevano sentire vivo.
E proprio mentre si stava per sedere sulla seconda panchina del parco (sempre la seconda panchina sceglieva. Era così...metodico. Povero Nano.) incontrò...Nana.
Nana
era lui...al femminile! Sia esteticamente che caratterialmente.
Fu subito colpo di fulmine! Per entrambi!
E così iniziò la loro triste storia d'amore.
Piangevano insieme, criticavano il resto del mondo insieme, si arrabbiavamo insieme. Formavano una coppia davvero bellissima.
E si sa che, l'unione fa la forza. E così, tremendo Nano e tremenda Nana, i due diventarono insopportabili e cattivissimi, quasi...dei mostri!
Lui, soprattutto. Perchè tra i due, lui era quello più debole, più influenzabile, più trascinabile.
E in città tutti iniziarono a temerlo. C'era chi, addirittura, faceva dietro-front se per strada, in lontananza, lo vedeva arrivare. La gente ormai...riconosceva i suoi passi! Brrrrr!
Fu così, che Nano (il perfetto) iniziò ad essere chiamato...Nano Malefico (il mostro).





Nota: Nomi, cose, paesi, fatti sono tutti inventati dalla sottoscitta. L'intera storiella è frutto della mia fantasia.
Ma mi sono ispirata alla vita di un personaggio...REALE.

5 commenti:

  1. ....una tristissima storia vera...
    è sempre un piacere leggerti!
    :)
    emme

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    1. Già..molto triste. Purtroppo esistono anche questi personaggi. Altrettanto tristi.

      Grazie per essere passata! :)

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  2. Si dice che nulla unisca due persone più di un odio comune...nemmeno l'amore.

    ;)

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